lunedì 21 maggio 2012

Symmetry

Giorni di disordine e tumulti, sociali e geologici.Questa è l'epoca dell'asimmetria, mentre la simmetria non gode di grande fortuna negli ultimi decenni, sia nell'architettura che nel design di ricerca. Alla prima viene sempre associato il dinamismo ed, erroneamente, il disequilibrio, alla seconda la stasi, e quell'equilibrio sinonimo di immobilismo.
E' la simmetria bilaterale quella che viene subito in mente, che persiste come l'espediente più semplice per l'edilizia, e le composizioni in genere, di tipo scolastico nelle quali non si voglia spendere tempo nell'approfondire le relazioni fra le forme e lo spazio. Gestire un progetto con geometrie asimmetriche e conseguenti forme e spazi, ha una complessità maggiore rispetto ad uno simmetrico di stampo classico, oltre ad essere una sfida più stimolante, d'altra parte chi considera la simmetria come il solo strumento compositivo per ottenere l'armonia, in quanto ispirata dalla natura e dall'uomo, dimentica che l'uomo stesso non è mai simmetrico.
Ciò nonostante il tema della simmetria va ripreso perché è più articolato di quanto generalmente si pensi. Il libro Symmetry di Hermann Weyl del 1952, è un saggio, fondamentale per lo studio della geometria, dove sono descritte le varie tipologie di simmetria: bilaterale, chirale, traslatoria, rotazionale, ornamentale, cristallografica. 
Lo studio approfondisce i temi secondo un'ottica estetica e approfondimenti matematici, accompagnando la lettura con una serie di esempi architettonici e pittorici.
Ritengo sia utile studiare le basi per poter comprendere il presente, e la simmetria è uno di quei principi ideali che regolano la natura. Tale proposito non per ritornare a composizioni architettoniche statiche e anacronistiche, ma ancora una volta, per poter leggere la realtà che ha nel disequilibrio e nella ricerca di un nuovo equilibrio, la sua costante.




Questo libro fu pubblicato in Italia da La Feltrinelli ma non è più stato ristampato; a distanza di anni dalla mia prima lettura, della copia italiana nella biblioteca universitaria, ho acquistato una copia inglese pubblicata dalla Princeton Science Library.