giovedì 13 settembre 2012

Il paese senza democrazia.

C'erano una volta le storie della buona notte, questa è una storia della cattiva notte.

In queste ore si sta consumando un grave affronto alla democrazia. Immaginate un comune noto per ospitare diverse aziende di fama nazionale e internazionale, che spaziano dall'acqua alla moda che si trova a far parte di una provincia alla quale è legato per storia e vicende comuni, in modo naturale. Immaginate ora un'amministrazione comunale che sta deliberando, senza mai aver interpellato la popolazione ed aver evitato qualsiasi confronto sin qui, la non adesione all'Area Metropolitana, nuovo soggetto che va a sostituire alcune province soppresse dal governo. Tutto questo in favore di un'altra provincia, questa volta ancora in vita, ma chissà per quanto.
L'accusa ad un presunto strapotere di Venezia, sostenuto da fragili valutazioni e da una serie di preconcetti, nasconde in realtà le ambizioni personalistiche di questi politici che altrimenti vedrebbero sfumare la possibilità di fare della politica il tanto agognato 'posto fisso', cosicché dopo il comune il prossimo passo non possa che essere la candidatura alla provincia.
Poco importa dei benefici che deriverebbero per esempio dal fatto che le Aree Metropolitane godono dei finanziamenti europei, e poco importa se questo comune starà a guardare.
Ciò che importa è che qualcuno stasera dormirà sonni tranquilli, cullato dalla prospettiva di una fulgida carriera senza scosse, e dormiranno sonni tranquilli anche tutti coloro che non sanno di essere stati privati della loro libertà.


Il racconto continuerà nella pagina dedicata.

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