Il titolo 'Ornamentation' rimanda ad una cultura che comunica la propria identità attraverso la decorazione, Nel padiglione tale propensione alle arti decorative viene rivisitata da alcuni artisti che riflettono sulla loro tradizione e sulle sue forme consolidate nel tempo. All'ingresso si entra direttamente in un ambiente interamente rivestito di tessuto che riprende i disegni dei tappeti tradizionali secondo un ottica vicina al design contemporaneo.
Riconosco la poesia dell'ornamento che nasce dal caos. Ma è caos? No, solo apparente.
'It is not chaos' è la prima delle installazioni di Rashad
Alakbarov il quale attraverso la disposizione di oggetti davanti ad una fonte di luce crea immagini di bellezza in grado di entrare in empatia con l'osservatore. Attraverso la luce che attraversa un groviglio di aste appaiono immagini tipiche fra le quali quel tipo di decorazione tradizionale chiamata 'shebeke'. C'è sicuramente qualcosa che mi è familiare in queste immagini non solo per le mie ricerche geometriche, ma anche perché mi ricordano, ad esempio, i grafismi metallici di Dmitri Gutov e prima ancora alle sperimentazioni di J.F. Niceron.
Cambiare per un po' il proprio punto di vista, vedere attraverso lo sguardo di un'altra cultura e la sua storia. Se questo è uno dei più alti obiettivi che ha una mostra, nel padiglione dell'Azerbaijan è perfettamente centrato.
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