matita EE vs 8B |
A volte il tempo passa e nemmeno me ne accorgo.
Abito un mondo immaginario che sconfina nell'immaginifico, popolato da forme, composizioni, logaritmi, dove il tempo è relativo e steso alla rinfusa su un unico piano. Se avessi avuto bisogno di una conferma sarebbe arrivata, moltiplicata, qualche giorno fa in alcuni dei luoghi frequentati durante l'università.
La prima è stata quando uscendo dalla facoltà ho incrociato un dipendente che a distanza di anni mi ha salutata come se davvero il tempo non fosse passato, tale è stata la naturalezza e la mia conseguente sorpresa che qualcuno si ricordi di me.
Altra conferma, meno piacevole nella storica cartoleria. Da tempo ero alla ricerca di due tipi di matite, EE ed EB, e avendo ripreso con una certa costanza il disegno a mano libera mi servono degli strumenti con cui sperimentare e allenare la sensibilità della mano. Utilizzare graffiti di durezza/morbidezza diversa è fondamentale. Dopo vane ricerche durante le quali sembrava chiedessi qualcosa che non era mai esistito, ho finalmente avuto la risposta. "Hanno smesso di produrle. In alternativa ci sono le 8 e 9B."
Messe a confronto non mi sembrano la stessa cosa, la EE cui sono affezionata ha un tratto nero intenso senza essere polverosa, come un carboncino secco, quasi una penna, mentre la 8B (la 9 non c'era) è più fioca. Delusa ma non sconfitta ritento con un altra richiesta da un tempo passato:
"Cartoncino Canson spessore 1.5mm, 50x70cm?"
"Non lo fanno più, ora fanno il 100x70."
Farlo quando mi serviva no? La sequenza di richieste ha prodotto una contenuta ilarità. Il tempo minacciava pioggia e l'afa veneziana più che un avvertimento di lì a poco sarebbe stata certezza. Mi adatto all'evoluzione e me ne vado con una 8B, che non è la stessa cosa, un carboncino e un cartoncino 100x70 che mi ha trasformato nel tipico esemplare di studente di architettura, impacciato che gira per la città con improbabili volumi di plastici, che un tempo di sicuro sono stata e in fondo continuo ad essere.
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