Si studia per migliorarsi così da superare i propri limiti mentali. Allo stesso modo, si frequentano le mostre per confrontarsi con la crisi, ovvero quello stato che si vive quando i preconcetti, talvolta anche i sensi, vengono sollecitati, nella fattispecie, dall'arte. In questa Biennale di Architettura gli episodi felici sono diversi e le occasioni di riflessione altrettante.
La scarsa presenza di visitatori è stata complice per una rilassante visita ai padiglioni dei giardini. L'esposizione stupisce, quest'anno in modo positivo, perchè nonostante gli architetti sembrino attualmente confusi fra performing art e star system, finalmente si vede architettura. I video e le installazioni, hanno lasciato il posto alla concretezza.
Fundamentals, che tradotto liberamente/ironicamente fa pensare a 'fondazioni mentali', indica che in un certo senso è necessario ripensare ai fondamentali della disciplina ricostruendo un sistema mentale che sembra essersi avviluppato nell'uso dei sistemi informatici e rischia spesso di produrre idee lontane dalla realtà.
Nessuna teoria, una finestra è una finestra seppure nelle sue infinite variazioni, un solaio è un solaio, così lungo le stanze gli elementi costitutivi un manufatto sono elencati e si attraversano come si stesse percorrendo un'enciclopedia. Al Palazzo Enciclopedico, caotico affastellamento di voci, è subentrata una silenziosa meditazione.